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Omaggio all’ingegno femminile

In Sicilia sono state inaugurate altre due Camere d’Autrici a Cesarò e a Giardini Naxos. Sono dedicate alle sorelle Giuseppina e Anna Turrisi Colonna e a Sibilla Aleramo. Il progetto, ideato dall’Associazione Toponomastica Femminile, è nato nel 2017.

Foto di Giovanni Salvio

In Sicilia sono state inaugurate altre due Camere d’Autrici a Cesarò e a Giardini Naxos. Il progetto, ideato dall’Associazione Toponomastica femminile, nasce nel 2017 ed è indirizzato a tutte le strutture ricettive italiane i cui proprietari, gestori o direttori condividono i temi delle Pari Opportunità e desiderano contribuire a valorizzare l’ingegno femminile.

Dopo le intitolazioni a Rosa Balistreri e Maria Messina a Licata e a Mariannina Coffa a Noto, anche le sorelle Giuseppina e Anna Turrisi Colonna e Sibilla Aleramo hanno ottenuto una camera a loro dedicata. Le prime all’Hotel dei Nebrodi di Cesarò, la seconda al b&b “Porta del vento” a Giardini Naxos.

Giuseppina e Anna Turrisi Colonna furono due artiste siciliane dell’Ottocento, due sorelle, il cui talento è poco conosciuto. Giuseppina nacque a Palermo il 2 Aprile del 1822 e fu una poetessa e scrittrice civile e rivoluzionaria. I suoi versi sono intrisi dell’amore per la Patria e dell’amore per le donne. Incitava quest’ultime a conquistarsi la libertà di una vita meno oppressa sfuggendo ai vincoli del tempo che imbrigliavano il genere femminile:” … in membra delicate ed esili un’anima di ferro e di fuoco, una perpetua battaglia fra le cura casalinghe e modeste…ed il desiderio di una vita avventurosa, com’è del soldato e del marinaio”. Anna era nata Palermo il 4 agosto del 1820 e sin da giovanissima si dedicò alla pittura studiando i grandi maestri del Cinquecento. Spesso quando finiva di dipingere, la sorella Giuseppina, sullo stesso soggetto, scriveva una poesia. Tra le sue opere più belle il ritratto della regina Costanza d’Altavilla, dal titolo “Costanza normanna esce dal Monastero”. Un triste destino le accomunò: morirono molto giovani a distanza di tre giorni l’una dall’altra. Oggi riposano insieme sotto un unico monumento funebre nella chiesa di San Domenico di Palermo.

Giuseppina e Anna Turrisi Colonna. Quadro di Giselle Treccarichi

Dalla finestra della camera dell’Hotel dei Nebrodi, a loro dedicata, si possono ammirare i resti del castello Colonna dei Duchi di Cesarò, appartenuto proprio alla loro famiglia. Un omaggio a due artiste che rappresentarono due donne certamente diverse dagli stereotipi femminili della nobiltà siciliana di allora: colte, sensibili, impegnate in tematiche civili e sociali. Un omaggio fortemente voluto da Giusy Virzì legale rappresentante dell’hotel. Alla cerimonia presente anche la sindaca Katia Ceraldi.

La seconda intitolazione è avvenuta al B&B di Giardini Naxos “Porta del Vento” di Elisa D’Agata. Anche in questo caso si è voluto ricordare una scrittrice spesso obliata e sottovalutata: Sibilla Aleramo. In realtà il suo vero nome era Marta Felicina Faccio, detta Rina, ed era nata ad Alessandria il 14 agosto del 1876. La sua fu una vita tormentata e difficile e a ventisei anni fu vittima di stupro. Il suo romanzo più conosciuto, “Una Donna” è in gran parte autobiografico e quando fu pubblicato, nel 1906, fu recensito anche da Pirandello. Fu tradotto in diverse lingue ed avendo come tema centrale la subordinazione della donna ad una sorta di potere maschile quasi sacrale è ancora oggi considerato un testo fondamentale dell’ideologia femminista.

Sibilla Aleramo. Quadro di Giselle Treccarichi

Sibilla così scriveva nel 1913:”…Gli uomini ai quali parlo non sanno, quando mi dicono con reale stupore che hanno l’impressione di discorrer con me da pari a pari, non sanno come echeggi penosa in fondo al mio spirito quella pur lusinghiera dichiarazione, a quale insolvibile dramma essa mi richiami….la donna sarà vero poeta quando si affiderà a se stessa, quando si accorgerà senza vergogna che la diversità è un fatto psichico, naturale, tale dunque da favorire l’originalità”.

I quadri che raffigurano queste tre grandi donne sono stati realizzati dall’artista Giselle Treccarichi che insieme alle proprietarie delle strutture e ad altre associazioni del territorio ha organizzato le suggestive cerimonie di intitolazioni.

Dalle montagne dei Nebrodi al mare siciliano di Naxos, chiunque soggiornerà in quelle stanze, porterà con sé un “pezzettino di vita” di queste nostre antenate che in tempi sicuramente ostili si impegnarono nel lungo cammino dell’emancipazione femminile.

Alcune immagini delle cerimonie di intitolazione. Foto di Giovanni Salvio

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