Fondato a Racalmuto nel 1980

Aragona, una mostra fotografica racconta il duro lavoro dei minatori

E’ stata allestita nella sede della Camera del lavoro e sarà esposta il 23 febbraio

mmm

In occasione della intitolazione della Camera del Lavoro di Aragona in onore ai minatori sarà esposta una mostra fotografica che ritrae le loro condizioni inaccettabili di lavoro.

“Fotografie inedite che ritraggono i lavoratori seminudi senza disposizioni di protezione individuali mal pagati e spesso non pagati proprio – spiega il segretario della CGIL Alfonso Buscemi.

“Foto – aggiunge Buscemi – che ci fanno vedere le assemblee sindacali davanti l’entrata delle miniere e altre che ritraggano gli stessi in corteo per scioperare contro queste condizioni. Particolarmente significative alcune foto che ritraggono le donne in testa al corteo degli scioperanti e purtroppo altre che testimoniano lo strazio delle vedove e dei bambini orfani nelle cerimonie dei  funerali che seguivano gli incidenti in miniera”.

La mostra sarà esposta nella sede della Camera del lavoro di Aragona il 23 febbraio alle 17 durante l’intitolazione della sede locale della Cgil a Francesco Marotta, storico leader dei minatori e segretario della  locale sezione per alcuni decenni. Saranno presenti i vertici della CgilSicilia e del gruppo dirigente provinciale.

Nelle foto alcune immagini della mostra

Condividi articolo:

spot_img

Block title

Quelle estati alla “Noce”

Le estati nel luogo dove Leonardo Sciascia ha scritto quasi tutti i suoi libri raccontate, più di dieci anni fa, da Aldo Scimè a Salvatore Picone

“Più che un giornalista d’assalto, amo definirmi giornalista d’asfalto”

Franz La Paglia ci racconta i suoi 50 anni di giornalismo. Una storia professionale intensa, vissuta in Rai e in tante altre importanti testate giornalistiche italiane

Nuovo prelievo multiorgano all’Ospedale di Agrigento

E' stato eseguito nel reparto di terapia intensiva diretto dal dottor Gerlando Fiorica

“Agrigento Capitale della Cultura non può dimenticare la figura di Ezio D’Errico”

Il critico letterario Beniamino Biondi auspica azioni concrete per la valorizzazione dello scrittore più importante nato ad Agrigento dopo Luigi Pirandello