Fondato a Racalmuto nel 1980

Vedeva i suoi piccoli pazienti come esseri speciali

Gaspare Spalanca un medico “esemplare nella professione e nell’umanità”

Il Dott. Gaspare Spalanca

C’è un attimo prima; c’è un attimo dopo. Un filo sottile separa l’esserci e la ricordanza. Ma è anche vero che c’è un esserci nel ricordo: una metafisica degli uomini.

Un tempo perdurevole sfuggente ad ogni terreno parametro, dove non c’è inizio, dove non c’è una fine. Un luogo altro e diverso, dove ognuno proietta se stesso e quanto gli è stato di più caro.

Un luogo dove la vita altra permane sotto manti stellati, dove non ci sono più paure, ma vi è soltanto una dolcezza infinita, in un tempo senza tempo. E quel filo sottile, così esile e allo stesso tempo tenace, nello strapparsi provoca lacerazione, grida dell’anima, sconforto. E poi, quasi un incanto, la speranza, il ricordo, la sicurezza della presenza tangibile che sfugge ad ogni regola terrena.

I paesi, la vita dei paesi  è forse ciò che più rappresenta la misura e l’intimità degli uomini. Un porto sicuro, con le sue certezze, con i suoi cardini. E quando per qualcuno quel tempo finisce, il vuoto che rimane non può che lasciare attoniti, interrogativi, feriti.

E’ mancato un pezzo della mia comunità, se ne è andato il Dottore Gaspare Spalanca, uno splendido professionista che ho conosciuto da sempre. Esemplare nella professione e nell’umanità.

Con la figlia Daniela, nostra collega e docente

Adorava la sua professione di medico pediatra e la sua famiglia, il suo nido solido; così come le sue passioni per la letteratura, per il bello. Attentissimo nell’ascoltare e di una chiarezza assoluta nel formulare la diagnosi, nel dare soluzione, che repentinamente scriveva. E a vederlo scrivere sul ricettario era come se nella sua mano tenesse un pennello, come dipingesse.

Una persona che vedeva i suoi piccoli pazienti come esseri speciali, così come lo erano i loro genitori, tante volte costernati, impauriti. Un professionista che si muoveva nel silenzio e nella pazienza, un Uomo, che ha avuto cura di noi.

Ho avuto l’onore di conoscerlo. Nel serbarne il più bel ricordo, il mio abbraccio va alla sua famiglia che ha infinitamente amato.

Da malgradotuttoweb, 18 giugno 2021

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