Gli alunni e i docenti della Scuola “Leonardo Sciascia” di Grotte in visita a Racalmuto nei luoghi cari allo scrittore.

È stato un viaggio tra storia e leggenda, tradizione e cultura, arte e realtà virtuale. Un viaggio ricco di emozioni che ha portato gli studenti della scuola primaria del Plesso Sciascia di Grotte a scoprire i luoghi in cui lo scrittore al quale è dedicata la loro scuola è nato e cresciuto.
Un viaggio alla scoperta del territorio nato da un pretesto: la Mostra Immersiva dedicata a Van Gogh, approdata a Racalmuto nel mese di marzo, che ha visto la presenza di numerosissime scuole provenienti da ogni parte della provincia.
Il percorso didattico-culturale accattivante e coinvolgente, densamente intriso di emozioni, ha permesso di vivere le opere dell’artista grazie a proiezioni e visori di virtual reality. In una stanza immersiva, attraverso oltre 1000 m2 di luci, suoni e proiezioni le sue opere più importanti hanno preso vita scolpendo nella memoria degli studenti non solo vita, le opere, il talento, il carattere dell’artista, ma soprattutto la magia dei sui dipinti.

Ma si sa, quando le emozioni prendono il sopravvento è difficile soffocarle. Così il viaggio nel paese di Sciascia è continuato al Castello Chiaramontano con la visita alla mostra permanente di Giuseppe Agnello, lo scultore racalmutese che con busti, gruppi scultorei fatti di gesso e sale, attraverso ampie installazioni, racconta una Sicilia davvero singolare.
Dopo il castello il viaggio nella Regalpetra di Sciascia è andato avanti con la visita al Santuario della Madonna del Monte e la visita al Teatro Regina Margherita, dove il percorso avrebbe potuto concludersi.
E invece no, ad attendere gli studenti dello Sciascia, proprio lì a due passi dal teatro, c’era una bella sorpresa, la visita a Casa Sciascia. Ad accogliere la delegazione grottese lo scrittore Salvatore Picone, profondo conoscitore della vita e delle opere dell’autore.
“La visita a Casa Sciascia è qualcosa di veramente suggestivo, – spiega Anna Maria Apa, docente di scuola primaria – perché ti permette di entrare nella vita dell’autore. L’intimità di quelle stanze, profondamente vera e tangibile, avvicina il visitatore all’uomo, quasi a toccarlo”.

E come per magia, attraverso le parole di Totò Picone, Leonardo Sciascia, Nanà per i racalmutesi, prende vita: la sua infanzia, i suoi studi, i suoi interessi, il contesto sociale in cui è vissuto vengono raccontati agli studenti, delineando, anche per mezzo di piccoli frammenti familiari e personali, la vita e le opere dell’autore.
Tuttavia ci piace sottolineare come i protagonisti assoluti della visita siano stati i libri, i tanti libri custoditi a Casa Sciascia con cui l’autore si è nutrito e formato. E qui, ancora una volta, l’invito rivolto agli studenti è alla lettura, una lettura curiosa che gli permette non solo di conoscere attraverso le pagine dei libri, ma li porta ad osservare in modo diverso tutto ciò che li circonda.
Un grazie speciale per avere accolto gli studenti del Plesso Sciascia a Casa Sciascia va a Pippo Di Falco, presidente dell’Associazione Casa Sciascia.