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“Ha aperto le porte alla cultura di parità”

ll Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedica un francobollo alla scrittrice e pedagogista Elena Gianini Belotti

Elena Gianini Belotti (Foto da enciclopediadelledonne.it)

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso tre francobolli per la serie tematica “il senso civico” dedicati a tre donne: alla” portatrice carnica” Maria Plozner Mentil, alla ciclista Alfonsina Strada e alla pedagogista e scrittrice Elena Gianini Belotti.

Per quest’ultima la proposta è stata avanzata da “Noi Rete Donna” che, all’annuncio dell’accoglimento  da parte del Comitato Filatelico, ha così dichiarato: “E’ stato riconosciuto il valore e il merito di una donna che, con la sua competenza, ha aperto le porte alla cultura di parità, svelando i pregiudizi e gli stereotipi che sin dalla prima infanzia ci ingabbiano, uomini e donne. Un riconoscimento anche al lavoro della nostra Rete e alle proposte di qualità che esprime”.

Elena Belotti può essere considerata una delle madri della Pedagogia di genere e i suoi studi scaturiti dall’osservazione diretta, in quanto Direttrice del Centro Nascita Montessori di Roma, si condensarono nel 1973 nel testo “Dalla parte delle bambine” (Ed. Feltrinelli). Furono vendute centinaia di migliaia di copie e fu tradotto in tutto il mondo. Un libro che è stato saldo punto di riferimento per le generazioni di donne di quel periodo e che in gran parte continua ad essere attualissimo ancora oggi. Nella premessa, così scrive l’autrice: “ Nessuno può dire quante energie, quante qualità vadano distrutte nel processo di immissione forzata dei bambini d’ambo i sessi negli schemi maschile-femminile, così come sono concepiti nella nostra cultura, nessuno ci saprà mai dire che cosa avrebbe potuto diventare una bambina se non avesse trovato sul cammino del suo sviluppo tanti insormontabili ostacoli posti lì esclusivamente a causa del suo sesso”.

Ancora oggi purtroppo possiamo affermare che sovente le differenze caratteriali e comportamentali fra i due sessi sono indotte e sono il frutto di condizionamenti culturali assorbiti fin dalla più tenera età.

Il Centro Antiviolenza dedicato recentemente a Elena Gianini Belotti (Foto di Barbara Belotti)

Nel corso della sua lunga vita, Elena Belotti, con la sua prolifica produzione letteraria, sia di saggistica che di narrativa, ha continuato non solo a stare dalla parte delle bambine ma anche delle donne in ogni fase della loro vita, affrontando svariate tematiche con sorprendente lungimiranza: dai femminicidi e al linguaggio scorretto della narrazione di questi, effettuata dai media, al talento sprecato delle donne soffocato da mille mansioni e impegni quotidiani. Così scrive nel romanzo “Il Fiore dell’ibisco” (Rizzoli 1985) : “ … i talenti delle donne vanno smarriti nella fatica quotidiana di pensare, organizzare. Agire per gli altri…dispersi, assorbiti, corrosi dalle esigenze altrui che vengono prima delle proprie…impoveriti, isteriliti, soffocati dalle continue richieste di attenzione, di cura, di accudimento…una massa di lavoro mentale e fisico che succhia ogni respiro, non lascia tempo e pensieri per sé”.

Certamente una figura di donna ancora da scoprire al di là del suo prezioso saggio “Dalla parte delle bambine”. Per chi volesse approfondire ulteriormente, il suo profilo si trova nell’Enciclopedia delle donne on line.

Ad Elena Belotti, il 29 gennaio è stato intitolato a Roma un Centro Antiviolenza ubicato all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata e gestito dall’Associazione “Diifferenza Donna”.

Auspichiamo che altre intitolazioni, in ogni parte d’Italia, possano farla conoscere ed apprezzare anche alle nuove generazioni, riconoscendole, al contempo, il grande talento nel percorso di emancipazione femminile nel nostro Paese.

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