Fondato a Racalmuto nel 1980

“Il poeta del mare”

Vincenzo Licata. Le sue liriche quadri di autentiche emozioni della sua amata città e soprattutto dei suoi luoghi più cari

Vincenzo Licata, statua di Filippo Prestia. (Foto di Raimondo Moncada)

“Il poeta del mare”. Così è definito Vincenzo Licata, nato a Sciacca il 21 giugno 1906 e molto amato dai suoi concittadini per la delicatezza e la profondità delle sue liriche, quadri di autentiche emozioni della sua amata città e soprattutto dei suoi luoghi più cari.

A Vincenzo Licata, la Biblioteca comunale “Aurelio Cassar” di Sciacca ha dedicato un’opera omnia pubblicata nel luglio del 1994, con il poeta ancora in vita.

Nell’introduzione, Gaspare Falautano, allora dirigente del Dipartimento “Affari Sociali” del Comune di Sciacca, spiega che nell’opera è stato “raccolto in un ‘corpus’ organico, quale doveroso e significativo riconoscimento per la intrinseca valenza letteraria, l’intera produzione poetica – esclusa quella teatrale – di Vincenzo Licata, insuperato Vate del Mare…”.

Vincenzo Licata non fu solo un grande poeta. Fu anche attore “di rara espressività gestuale – scrive Gaspare Falautano – dotato di notevole ‘vis’ comica non disgiunta da altrettanto ragguardevoli venature drammatiche”. Il suo volto lo troviamo in film di importanti registi: Cristo si è fermato ad Eboli di Francesco RosiSedotta e abbandonata di Pietro Germi.

“Famoso per la sua finezza di dicitore”, tra le opere che ha pubblicato ricordiamo: C’è pirmissu? (1936), Furanata (1958), Lu Casu di Sciacca (1968), Lu schiticchiu (1971), La scunfitta di Roncisvalli (1974), Vintuliata di Marina (1983), San Franciscu d’Assisi a Munci Kroniu (1994)”. Opere per le quali il poeta di Sciacca ha ricevuto prestigiosissimi premi.

Vincenzo Licata si spegne il 26 gennaio 1996. Al porto di Sciacca, vicino Rocca Regina, è collocata la statua in bronzo, realizzata dallo scultore Filippo Prestia, che lo ritrae  ad ammirare eternamente riconoscente il suo mare, fonte di vita e di infinita ispirazione per la sua sensibilissima anima, per la sua profonda poesia, per i suoi versi che le schiumose onde del tempo con il coro dei gabbiani gli cantano attorno. 

https://raimondomoncada.it/

 

 

 

 

 

 

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