Fondato a Racalmuto nel 1980

Non era di Racalmuto, ma si innamorò del nostro paese.

Presidente della Pro loco negli anni ’80, Antonio Baldanza fu appassionato promotore di innumerevoli e importanti eventi culturali

Antonio Baldanza. Foto di Pietro Tulumello

Presidente della Pro loco di Racalmuto negli anni ’80, Antonio Baldanza fu promotore di innumerevoli iniziative che proiettarono la nostra piccola comunità alla ribalta nazionale.

Baldanza non era nativo di Racalmuto ma, iniziando a prestare servizio all’ufficio postale, si innamorò del nostro paese e con un’intraprendenza, a quei tempi sconosciuta, pose le basi per lo sviluppo culturale del paese, mettendo assieme i tanti cultori della storia e delle tradizioni locali come Salvatore Restivo, Giovanni Di Falco, Nicolò Macaluso e tanti altri in progetti che attirarono subito l’attenzione di Leonardo Sciascia, che divenne l’animatore ed il suggeritore discreto di quei momenti straordinari.

Si deve proprio a Baldanza l’organizzazione del convegno sull’amministrazione della giustizia in Italia, tenutosi nell’aprile del 1986, che anticipò il referendum nazionale sulla responsabilità civile dei magistrati, proposto dai radicali: iniziativa proposta da Sciascia dopo che proprio Baldanza gli raccontò la sua esperienza di giudice popolare in Corte di assise.

Generoso, instancabile organizzatore, aveva la peculiare capacità di mettere assieme le anime più diverse di Racalmuto, le opposte fazioni, i contrapposti partiti politici al fine di convogliare tutte le forze disponibili sullo sviluppo del paese.

La sua Pro loco, per oltre un decennio, fu la locomotiva oltre che di tante  iniziative culturali, anche di momenti aggregazione come “Un gioco per l’estate”, una kermesse sportiva a squadre sul modello di “Giochi senza frontiere”, che nel giro di pochi anni richiamò a Racalmuto l’attenzione della Sicilia intera. Aperto a tutti i suggerimenti, Baldanza, promuoveva il “Carnevale dei bambini” con lo stesso impegno con cui organizzava la “Mostra Antologica di Pietro D’Asaro” e altri grandi eventi culturali come le mostre fotografiche “Racalmuto ieri e oggi” e “Ritratti dei Racalmutesi dell’Ottocento”, e poi le tante iniziative rivolte al mondo della scuola di Racalmuto. Alla sua grande passione di promotore culturale si deve anche la ristampa del libro “Racalmuto, Memorie e Tradizioni” di Nicolò Tinebra Martorana.

Baldanza con Leonardo Sciascia nella sala del consiglio comunale di Racalmuto, 1982 (Foto: Pietro Tulumello/ Archivio Mt)

Coinvolgeva tutti senza distinzioni: il nostro giornale, le scuole, le radio private – ben tre negli anni ’80 -, le comunità dei nostri emigrati all’estero, gli amministratori locali, con un ritmo incessante. Le iniziative da lui promosse erano riuscite a dare a Racalmuto una spinta fondamentale, rendendola un punto di riferimento culturale della provincia di Agrigento e della Sicilia intera.

E sicuramente una delle più significative gratificazioni che Baldanza ebbe durante quegli anni arrivò da Leonardo Sciascia, che riconosceva alla “Pro loco di Racalmuto, guidata da Antonio Baldanza, il merito di avere organizzato in un paese di provincia manifestazioni non esteriormente provinciali“.

Antonio Baldanza è morto nel mese di ottobre di tre anni fa a Padova all’età di 77 anni.

 

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