Fondato a Racalmuto nel 1980

“Il professore se lo è messo sopra il naso”

Quel posto, unico al mondo, dove spesso finiscono appollaiati decine e decine di studenti 

Angela Mancuso

C’e un posto, ed è un posto unico al mondo, dove spesso, loro malgrado e per vari motivi, finiscono appollaiati decine e decine di studenti. È il naso del professore.

La collocazione viene attribuita da solerti genitori che, nel tentativo di giustificare il pessimo rendimento scolastico del figlio, hanno a dire:”U pruvissuri su misa ncapu a nasca”. Tradotto in italico idioma risulterebbe: “Il professore se lo è messo sopra il naso”. Ora, immaginate un docente qualsiasi, la cui vita scorre anche al di fuori delle mura scolastiche, alle prese con mutui, bollette, conti da far quadrare, figli da gestire, macchine da riparare, suocere da sopportare, tutto intento ad attaccare branchi di studenti svogliati …sul proprio naso.

Che poi la “nasca” in siciliano non è un semplice naso, è il naso camuso, detto anche naso a patata. È quel tipo di naso un po’ schiacciato e che si sviluppa in larghezza. Dal latino năsica, naso grosso.Su questo naso il professore metterebbe, per dispetto e spirito di persecuzione, lo studente puro, innocente e candido come un giglio. In verità c’è anche un’altra espressione che è “su misa ncapu a panza”. Praticamente quando il professore ha terminato lo spazio sul naso camuso colloca il povero alunno oppresso sulla sua pancia. Non oso immaginare a quali altre collocazioni anatomiche potrebbe ricorrere il professore una volta esaurito lo spazio su naso camuso e panza prominente. Lascio al lettore la libertà di immaginarlo

 

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