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“La mancanza di un aeroporto ad Agrigento mortifica le straordinarie risorse del nostro territorio”

Il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Rino La Mendola: “I politici lavorino gomito a gomito per superare ogni veto”

Rino La Mendola, Presidente Ordine Architetti Agrigento

Aeroporto di Agrigento e Ponte sullo Stretto. Il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento Rino La Mendola interviene ancora una volta sulla realizzazione delle due  importanti infrastrutture

“Ben venga – afferma La Mendola – il Ponte sullo Stretto, che riteniamo un proficuo grimaldello per richiamare nuovi investimenti per le altre infrastrutture siciliane (alta velocità ferroviaria, potenziamento porti, anello autostradale, ecc.). Al tempo stesso, in attesa che lo Stato riesca a reperire le ingenti risorse necessarie per realizzare il ponte, continuiamo a ritenere indispensabile la realizzazione, in tempi brevi e con risorse molto limitate, di un aeroporto a servizio della Sicilia centromeridionale che valorizzerebbe i nostri beni culturali, paesaggistici e ambientali, alimentando il rilancio socio-economico del territorio senza precedenti, anche alla luce dei vantaggi indotti dalla designazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025″.

“L’aeroporto agrigentino – continua La Mendola – impegnerebbe, infatti, risorse dello Stato per un importo di appena 50 milioni di euro, pari alle risorse necessarie per realizzare meno di cinque chilometri di autostrada e pari a una percentuale irrisoria (0,33%) delle risorse necessarie per la realizzazione del ponte sullo stretto”.

“Confidando sull’impegno e sull’operatività del governo nazionale e della giunta regionale in tema di infrastrutture – aggiunge il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento – in attesa del ponte sullo Stretto, chiediamo ai politici che rappresentano il nostro territorio di lavorare, gomito a gomito, al di là di ogni steccato politico, per superare ogni veto e realizzare prima possibile uno scalo aeroportuale, che sarebbe fondamentale per ridurre l’atavico isolamento infrastrutturale che, da troppo tempo, mortifica le straordinarie risorse del nostro territorio e i diritti dei cittadini agrigentini “.

 

 

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