Fondato a Racalmuto nel 1980

La guerra delle Lingue

La questione della lingua, delle lingue si ripropone alla luce della globalizzazione neoliberista che, per sua natura e interessi, tende ad annullare le identità nazionali e locali

Agostino Spataro

“Oggi si assiste a una sorta di guerra fra le lingue nella quale le vincenti marginalizzano, annullano le perdenti e diventano veicolo di un colonialismo culturale che intacca, distrugge le identità, le diversità e punta dritto all’omologazione”.

La questione della lingua, delle lingue si ripropone alla luce della globalizzazione neoliberista che, per sua natura e interessi, tende ad annullare le identità nazionali e locali, per creare un mercato unico mondiale supportato da una lingua unica (l’inglese) che dovrebbe regolare i rapporti fra produttori e consumatori.

La lingua è la sintesi espressiva della cultura di un popolo grande o di una piccolissima comunità; è anche un riflesso della loro civiltà e moralità che, certo, non vanno mitizzate, ma analizzate con spirito critico per evidenziarne le virtù e anche i punti di contraddizione, di passività, di rassegnazione e, perfino, di gretto maschilismo.

Un esempio: la lingua siciliana parlata presenta un neo che forse riflette una condizione storica e morale dello spirito pubblico isolano: praticamente il futuro non vi è contemplato. La qualcosa fa insorgere interrogativi e polemiche tutt’ora irrisolti. Tuttavia, è questa la nostra prima lingua, la lingua madre. La lingua, dunque, è divenuta uno strumento del potere il quale, per affermarsi e dominare, deve combattere, annichilire, sloggiare le altre lingue. Oggi si assiste a una sorta di guerra fra le lingue nella quale le vincenti marginalizzano, annullano le perdenti e diventano veicolo di un colonialismo culturale che intacca, distrugge le identità, le diversità e punta dritto all’omologazione.

Oramai, fra i tanti diritti negati e/o minacciati bisogna metterci anche quelli alla sovranità e all’identità nazionali: i popoli stanno per essere ridotti a una massa indistinta di consumatori dipendenti dal “mercato unico” delle multinazionali. Per questo hanno boicottato, fatto fallire l’ESPERANTO ossia la nuova lingua universale promossa dall’Onu che, volendo, può essere riscoperta e rilanciata.

Condividi articolo:

spot_img

Block title

Premio “Mimosa d’oro” 2024

Ieri al Teatro Panoramica dei Templi la cerimonia di consegna dei riconoscimenti della XXXIII° edizione. Tutti i premiati

Racalfud, torna il mercato del gusto

Al via ieri a Racalmuto l'evento organizzato dall'associazione "Food and Beverage"

Venerando c’è ancora e, se rileggiamo i suoi scritti, vive insieme a noi

A tre anni dalla scomparsa il ricordo di Gigi Restivo. "Venerando ha sempre avuto la straordinaria capacità di tirare fuori da un fatto del passato, considerazioni del tutto attuali"

Le “Fermate d’Arte” che regalano l’immagine di una nuova Sicilia

In una Stazione della nuova tratta della metropolitana di Catania uno spazio espositivo e culturale: storia, arte, mobilità sostenibile, spazio pubblico, contaminazioni