Fondato a Racalmuto nel 1980

Comitini e quei patrioti che difesero, alla “Petra”, la bandiera italiana

La città ha ospitato la premiazione del XVII Concorso Nazionale “Tricolore Vivo”. Il sindaco Luigi Negrelli: “I patrioti comitinesi furono in prima linea per difendere con orgoglio la nostra bandiera e la nostra Italia”. Il Tricolore venne innalzato per la prima volta dai patrioti di Comitini nel sito archeologico la “Petra”. Era il 3 luglio del 1859

Comitini, sito archeologico la “Petra”. Qui venne innalzato, il 3 luglio del 1859, dai patrioti comitinesi  il tricolore italiano. (Foto di Maria Rita Grassagliata)

Era il 3 luglio del 1859, esattamente 164 anni fa, quando a Comitini, presso il sito archeologico denominato la Petra, per la prima volta veniva innalzato verso il cielo il tricolore italiano. Il paese veniva liberato dai Borboni, dando il via all’Unità d’Italia. Il tricolore, insieme all’Inno di Mameli, all’emblema della Repubblica, allo stendardo della Repubblica e all’Altare della Patria, è uno dei simboli della nostra Repubblica.

Ecco perché il Comune di Comitini su invito dell’Associazione Italiana Genitori della Regione Sicilia, ha aderito al XVII Concorso Nazionale “Tricolore Vivo”, rivolto a tutte le scuole statali e paritarie, che ha come obiettivo prioritario quello di diffondere, nelle giovani generazioni, l’amore, il rispetto e la dedizione ai simboli fondamentali del nostro Paese.

Il Concorso realizzato con il contributo del MIUR, della Città Metropolitana di Palermo, del CESVOP e dell’Associazione Nazionale “Tricolore Vivo” OdV, per questa edizione ha visto gli studenti di tutta Italia impegnati nella produzione elaborati che hanno avuto come tema l’art. 11 della nostra Costituzione. Su questo tema in Sicilia sono organizzati specifici concorsi a Comitini, Favignana, Levanzo, Marettimo e Marineo.

“Oggi è una giornata davvero straordinaria per Comitinidice il sindaco  Luigi Nigrelli – una giornata memorabile in quanto la nostra città è stata scelta per ospitare il concorso nazionale “Tricolore Vivo”, in virtù della sua storia caratterizzata da alcuni eventi che hanno visto i nostri patrioti in prima linea per difendere con orgoglio la nostra bandiera e la nostra Italia. È doveroso ricordare la data del 3 luglio, quando sotto la dominazione dei Borboni, presso la “Petra”, alcuni patrioti Comitinesi per primi nella provincia di Agrigento issarono il tricolore come simbolo della tanta agognata unità d’Italia. Il 19 dicembre del 2018 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito il Comune di Comitini con il titolo di Città grazie a questo avvenimento, ricordato nel tempo, e grazie ad altri trascorsi storici di interessi e rilevanza nazionale. Sin dall’inizio siamo stati onorati di essere stati coinvolti in questo evento prestigioso, che si svolge in un periodo storico particolarmente difficile, sconvolto dalle notizie che arrivano quotidianamente dalla vicina Ucraina e dal resto del mondo dilaniato da guerre civili decennali, tormentato dal pericolo di un imminente conflitto mondiale, che ci costringe a vivere nell’incertezza e nella paura. In questo contesto la giornata che stiamo vivendo è un’occasione per sostenere i principi riconosciuti dalla nostra Costituzione, per riscoprire i simboli che sono alla base della nostra democrazia, primo fra tutti la nostra bandiera il tricolore, per ricordare e ribadire con fermezza i valori di pace, libertà, di unità in nome dei quali hanno lottato i nostri patrioti per fondare e rendere grande la nostra Italia, sacrificando anche la loro vita”.

Foto di Maria Rita Grassagliata

Tema del Concorso di quest’anno, l’art. 11 della Costituzione, magistralmente recitato e spiegato agli studenti dal Prof. Benedetto Raneri, docente di storia e filosofia, che con una lezione estemporanea di educazione civica ha saputo coinvolgere i presenti, sottolineando il valore e l’importanza di questa bellissima pagina della Costituzione.

Quelle appena trascorse sono state settimane intense per la scuola di Comitini che in collaborazione con l’amministrazione Comunale si è preparata per accogliere questo importante evento. Gli studenti di tutti e tre gli ordini di scuola – infanzia, primaria e secondaria di primo grado – con grande impegno ed entusiasmo, hanno svolto numerose attività di studio e approfondimento sul tema del concorso.

Gli studenti della scuola primaria del Plesso Ciranni – coordinati e guidati dai loro docenti – hanno dato vita ad una rievocazione storica dei fatti accaduti il 3 luglio 1859, strappando con la loro performance gli applausi del pubblico presente. I ragazzi della scuola media del Plesso “Leonardo Da Vinci”, attraverso un’attività laboratoriale, intitolata “Conosciamo il nostro paese”, hanno realizzato una brochure, che contiene informazioni sulle origini di Comitini e sui fatti del 3 luglio 1859. La brochure è stata arricchita con dei componimenti poetici scritti dai ragazzi. Si tratta di un prodotto pensato per far conoscere ai turisti la storia di Comitini, e per questo l’evento storico del 1859 è stato tradotto in inglese e in francese.

“Siamo veramente contenti e onorati di essere qui oggi – dice il Dr. Sebastiano Maggio, Presidente dell’Associazione Genitori Sicilia e dell’Associazione Nazionale Tricolore Vivo – a effettuare la seconda cerimonia di premiazione del concorso nazionale tricolore Vivo, per dare testimonianza di affetto e di grande considerazione a questo paese, che con decreto presidenziale è stato insignito del titolo di città da parte del presidente Mattarella. Quindi, era nostro preciso dovere dare la giusta attenzione a questa realtà”. 

Tantissimi gli elaborati prodotti dagli studenti delle scuole dei comuni di Comitini, Grotte, Racalmuto, Aragona e Favara. La giuria, presieduta dalla professoressa Antonella Ausilia Uttilla, dirigente del “Roncalli”, ha conferito tre premi: il primo è andato agli alunni della scuola dell’infanzia “G. Guarino” di Favara, il secondo agli studenti della scuola primaria di Comitini, mentre il terzo è andato agli studenti della scuola secondaria di primo grado di Grotte. Un premio speciale è stato attribuito agli alunni della scuola dell’infanzia di Comitini. Gli elaborati finalisti parteciperanno alle selezioni regionali del Concorso “Tricolore Vivo”.

In una in un’ottica di formazione di cittadini consapevoli, nell’ambito delle attività di educazione civica, l’attento ed approfondito studio dell’articolo 11 della Costituzione ha suggerito momenti di riflessione sul valore della pace, mettendo in atto iniziative volte a valorizzarla tra i nostri studenti. – dice Antonina Ausilia Uttilla, Dirigente Scolastico del Roncalli- Dieci paesi nel mondo rappresentano le crisi da monitorare con maggiore attenzione, e non parliamo solo di Ucraina, ma di Armenia e Azerbaigian, Iran, Yemen, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Grandi Laghi, Sahel, Haiti, Pakistan, Taiwan. L’articolo 11 disegna una comunità internazionale fondata sul rispetto e la comunicazione reciproca, e la scelta del termine “ripudia”, invece che “rinuncia” racchiude in sé la condanna morale verso gli orrori e la distruzione causati da qualsiasi conflitto, imponendo la ricerca di una via diplomatica per la libertà e la sicurezza, escludendo assolutamente e gridando a gran voce che una guerra possa essere la soluzione a qualsiasi voglia controversia”.

Foto di Maria Rita Grassagliata

Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti anche il Dott. Massimo Signorelli – Vicario Prefetto di Agrigento, e il dott. Valerio Di Miceli– Ufficio Scolastico Ragionale di Agrigento. Erano inoltre presenti: Gabriella Bruccoleri, Dirigente Scolastico dell’Istituto “Gaetano Guarino” di Favara, con una delegazione di studenti; Maria Lucia Lombardo,  Commissario Capo Polizia di Palma di Montechiaro; Salvatore Picone, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Comitini; Rosetta Contino, Ispettore Polizia Municipale di Comitini; Don Giuseppe Anello, Parroco della parrocchia San Giacomo di Comitini; Vincenzo Maniglia, Sindaco di Racalmuto e Alfonso Miccichè, Vice sindaco di Aragona.

Brani musicali sono stati eseguiti dall’Orchestra dell’Istituto Comprensivo “Roncalli”, diretta dal Prof Calogero Cino. Il rinfresco è stato curato della Scuola Professionale dei Mestieri Euroform di Agrigento.

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Nelle foto di Maria Rita Grassagliata alcuni momenti della cerimonia

 

 

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