Fondato a Racalmuto nel 1980

I prodotti nati nella Valle dei Templi come veicolo di promozione del territorio

Un picture-book racconta il progetto DIODOROS alla BIT di Milano

Presentato ieri alla BIT, Borsa internazionale del Turismo Milano, Il volume  “Diodoros. Un tesoro da scoprire nella Valle dei Templi” pubblicato dal Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.

Il volume si fonda sulle fotografie e i testi realizzati da Eduardo Cicala, con la partecipazione di Fabio Gulotta. “Un condensato inestricabile di storia, fascinazione, informazioni organolettiche e mitologia, ma soprattutto un racconto della terra e dei popoli, che si completa con una serie di ricette di chef del territorio che scelgono i prodotti Diodoros per i loro piatti“.

Il volume è stato presentato dal concessionario del marchio DIODOROS, Fabio Gulotta.

Il marchio ed il logo di Diodoros, identificano la Valle dei Templi, sono uno degli elementi identitari del territorio. Raccontiamo così 2600 anni di storia in cui il Parco ha visto crescere le sue biodiversità, e che oggi finalmente recuperiamo. Un unicum di archeologia e paesaggio – ha spiegato  in collegamento il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, l’architetto Roberto Sciarratta-, perché affianca alle bellezze monumentali, la scoperta del progetto Diodoros; un legame esperienziale che trova una sede a Casa Barbadoro, il cuore di questo nuovo modo di abbracciare la Valle”.

Della Valle dei Templi è facile innamorarsi e non si potrà mai dire di conoscerla totalmente perché non esiste un’unica esperienza di visita, ma infinite possibilità che possono collegarsi l’una all’altra, e nel caso di DIODOROS, seguiranno il mutare delle stagioni, e delle coltivazioni. Sarà un’offerta turistica sostenibile, modulabile, e mai uguale alla precedente” – sottolinea Letizia Casuccio, direttore di CoopCulture (concessionaria dei servizi aggiuntivi del Parco) che ricorda come in Valle è possibile fruire anche di visite guidate – in aprile anche ai cantieri di scavo – i percorsi sensoriali tra le eccellenze del territorio, le audioguide e le app in più lingue, le esperienze straordinarie in estate, come l’alba o il tramonto sullo sfondo dei templi, i virtual tour guidati da archeologi a distanza.

Condividi articolo:

spot_img

Block title

Quelle estati alla “Noce”

Le estati nel luogo dove Leonardo Sciascia ha scritto quasi tutti i suoi libri raccontate, più di dieci anni fa, da Aldo Scimè a Salvatore Picone

“Più che un giornalista d’assalto, amo definirmi giornalista d’asfalto”

Franz La Paglia ci racconta i suoi 50 anni di giornalismo. Una storia professionale intensa, vissuta in Rai e in tante altre importanti testate giornalistiche italiane

Nuovo prelievo multiorgano all’Ospedale di Agrigento

E' stato eseguito nel reparto di terapia intensiva diretto dal dottor Gerlando Fiorica

“Agrigento Capitale della Cultura non può dimenticare la figura di Ezio D’Errico”

Il critico letterario Beniamino Biondi auspica azioni concrete per la valorizzazione dello scrittore più importante nato ad Agrigento dopo Luigi Pirandello