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Grotte, quando lo sport diventa rispetto delle regole

L’interessante esperienza didattica del “Roncali”. La pandemia, con le sue rigide prescrizioni, ha vietato anche nelle scuole la pratica di sport di squadra o da contatto, ed ecco che per garantire il movimento e la cooperazione, agli studenti è stato proposto l’orienteering, una disciplina sportiva che aiuta a sviluppare la capacità di orientamento e a consolidare l’acquisizione di regole

La Professoressa Assunta Graceffa

Al “Roncalli” di Grotte gli studenti della Scuola Secondaria di primo grado festeggiano la fine di un percorso lungo un anno dedicando un’intera giornata all’Orienteering.

La pandemia, con le sue rigide prescrizioni, ha vietato anche nelle scuole la pratica di sport di squadra o da contatto, ed ecco che per garantire il movimento e la cooperazione, agli studenti è stato proposto l’orienteering, una disciplina sportiva che aiuta a sviluppare la capacità di orientamento e a consolidare l’acquisizione di regole.

Per praticare questo sport servono veramente pochi strumenti: un paio di scarpe da ginnastica, una mappa topografica e una bussola.

I concorrenti, durante la gara, devono  individuare un certo numero di obiettivi, le così dette lanterne, elencati in maniera dettagliata su una mappa. Ogni lanterna viene numerata e posta al suolo per segnalare il luogo da visitare.

Vince il concorrente che sceglie il percorso più breve e  arriva primo a toccare tutti i punti dell’intero percorso nella sequenza richiesta.

Il percorso di Orienteering al “Roncallli” di Grotte è stato curato dalla Professoressa Assunta Graceffa, docente di scienze motorie e sportive.

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