Fondato a Racalmuto nel 1980

“Lasciateci cantare”. E la chitarra di Osvaldo Lo Iacono squarcia il silenzio del Teatro Pirandello

Poche note, poche parole, poche immagini regalano un concentrato di emozioni che solo l’arte, quella vera, sa regalare. ll grido di dolore, e di speranza, degli artisti fermi ormai da un anno. 

In un silenzio quasi assordante, tra le mura di un teatro Pirandello completamente deserto, deserto da oltre un anno, Osvaldo lo Iacono lancia il suo grido di protesta sulle note de “L’italiano”, la canzone di Toto Cutugno.

L’inno all’italianità più cantato dagli italiani nel mondo dà voce, con le sue semplici parole, alle richieste che gli artisti agrigentini vogliono lanciare dopo mesi di agonia, per chiedere con gran forza la riapertura dei luoghi di spettacolo.

Osvaldo Lo Iacono, affermato musicista agrigentino, lo fa in maniera prorompente, incisiva, estasiante, attraverso le note della sua chitarra distorta, calcando il palcoscenico del teatro Pirandello, mai così deserto, mai così vuoto, mai così emotivamente dirompente.

Poche note, poche parole, poche immagini regalano un concentrato di emozioni che solo l’arte, quella vera, sa regalare.

Per raccontare “Lasciateci cantare”, il video realizzato con la regia di Giacomo Fattori, il montaggio di Alessandro Giuliana e le riprese di Antonino Albergamo, abbiamo incontrato Osvaldo, intrattenendoci in una piacevole e coinvolgente conversazione. Poche battute. Grandi emozioni.

Guarda l’intervista

Condividi articolo:

spot_img

Block title

Alla scoperta degli angoli più nascosti del Teatro Prandello

Riprenderanno il 21 novembre le visite teatralizzate guidate da Marco Savatteri

“La Funzione della Pena. Percorsi di Risocializzazione”

Avvocati, magistrati e professori universitari a confronto

“La coscienza delle piante”

Oggi a Sciacca la presentazione del libro di Nikolai Prestia

Al via la Stagione del Teatro della Posta Vecchia

Primo appuntamento, sabato 9 novembre, con " LUCI canti, racconti ed aneddoti d’una famiglia d’arte"