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L'”Architettura dell’Accoglienza”

Concluso il primo workshop organizzato da Farm Cultural Park in collaborazione con la Prefettura di Agrigento. 

Un momento del workshop organizzato da Farm Cultural Park

Si è concluso ad Agrigento il primo workshop organizzato da Farm Cultural Park in collaborazione con la Prefettura. L’iniziativa mira a proporre interventi culturali e azioni creative in tema di accoglienza dei migranti.

“Sono stati tre giorni – scrive in una nota Farm Cultural Park – di prime riflessioni collettive per problematizzare la questione migratoria riservando la maggiore rilevanza assunta dai territori (in particolare i centri minori oggetto di un progressivo spopolamento) e dai governi locali nella determinazione del benessere collettivo, con specifico riferimento agli stranieri immigrati in Italia, dalle fasi della prima accoglienza alle successive di inserimento nella società. Mobilità internazionale, concentrazione residenziale di gruppi etnici, modalità di organizzazione collettiva e ridefinizione del concetto di “inclusione” diventano ‘parole-chiave’ nella riflessione che lega pratiche sociali di cittadinanza, capitale socio-territoriale e spazi urbani. Ne consegue l’obiettivo di puntare su una rigenerazione fisica e socio-culturale dei luoghi dell’accoglienza che fa ricorso anche a pratiche culturali creative per riqualificare gli spazi dell’emergenza e dell’inclusione: dal nuovo hotspot di Porto Empedocle all’Ufficio immigrazione e la sala d’attesa della Prefettura di Agrigento”.

“L’architettura dell’accoglienza – spiega Farm Cultural Park – può rappresentare nuove “condizioni di possibilità” per superare logiche progettuali emergenziali capaci di rendere qualitativamente migliore l’ascolto e l’azione degli operatori che a vari livelli si occupano di accoglienza. Tale progettualità, improntata alla leggerezza e alla reversibilità, prova a rispondere al tema dello “spazio della cura” al fine di “risvegliare” una consapevolezza collettiva delle condizioni di fragilità umane dei migranti”.

Il team di progettazione coinvolge esperti nel settore delle migrazioni, della trasformazione in senso multiculturale della società contemporanea, del social design, dell’arte contemporanea, della comunicazione tra cui: Abdelkarim Hannachi Coordinatore dell’ Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, istituto presso l’Assessorato Regionale, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania, Graphic Days, Associazione RING, Collettivo Insight, Fondazione di Comunità di Agrigento e Trapani, Prime Minister e diversi altri attori.

“Certamente – sottolinea Florinda Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park – il fenomeno migratorio è un tema di enorme complessità, ma l’approccio creativo e transdisciplinare dei partecipanti al primo workshop di studio e riflessione sul tema del miglioramento degli spazi e dei processi di accoglienza, mi hanno restituito grande fiducia sulla possibilità di sperimentare importanti soluzioni innovative. Un ringraziamento di cuore a Sua Eccellenza il Prefetto Filippo Romano e a tutti i partecipanti”.

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