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Forse un clown a scuola ogni tanto dovrebbe metterci il naso

Le riflessioni di Valeria Iannuzzo a margine dello spettacolo “Gustavo la vita” andato in scena all’Istituto “Roncalli” di Grotte.

Un momento dello spettacolo

Siamo alle battute finali, pochi giorni ci separano ormai dalla fine dell’anno scolastico. Maggio, come ogni anno, si presenta pieno di impegni: verifiche finali, prove per classi parallele, interrogazioni, compiti in classe. Non mancano tuttavia anche i momenti di intrattenimento come quello proposto agli studenti della scuola primaria dall’associazione culturale la Biddina.

“GUSTAVO LA VITA”, lo spettacolo di clown, equilibrismo, giocoleria, pupazzi e musica dal vivo, scritto e diretto da Andrea Farnetani è andato in scena al Roncalli di Grotte, strappando applausi, gioia e risate agli studenti della scuola primaria. Gustavo, protagonista indiscusso dello spettacolo, è un clown, che gira con il suo carretto di città in città, sempre accompagnato da una chitarra, due pupazzi e dal suo fedele amico a tre gambe e mezzo Pedro Potter. Gustavo, sebbene stanco e invecchiato riesce a trasmettere ai bambini grande dolcezza, ad ingenerare curiosità, strappare risate ed applausi con i suoi giochi di abilità. Gustavo con il suo repertorio, maturato in oltre dieci anni di carriere, ha restituito ai piccoli del “Roncalli” la gioia, la leggerezza e la spensieratezza di essere bambini.

Non è stato bravo è stato super, ha avuto la capacità di attrarre e trascinare tutti i bambini, coinvolgendoli in ogni attività. Gustavo avrebbe potuto chiedere qualunque cosa ai nostri studenti, loro l’avrebbero fatta. Ritmo, tempi giusti, musica, movimento, gli ingredienti c’erano tutti. E poi, c’era anche Pedro Potter, il cane diversamente abile che fa dell’inclusività un fatto e non mera teoria.

Un momento dello spettacolo

“La nostra associazione porta avanti da sei anni questo tipo di attività per la comunità. – dice Filippo Lo Presti, presidente de La Biddina –  Ci concentriamo soprattutto sulle attività per i ragazzi, per i più piccoli. Con le nostre attività cerchiamo di instillare dei ricordi, strettamente collegati a fatti culturali. L’artista, che abbiamo qui con noi oggi, Andrea Farnetani con il suo spettacolo Gustavo La Vita è in Sicilia per un tour, si occupa di circo, di nuovo circo. Perché il circo è cambiato, non c’è più la visione tipica del circo con gli animali. Adesso ci sono giocoleria, equilibrismo, musica dal vivo e qualche sketch. Andrea ha un’associazione come la nostra, quindi c’è una rete che si muove intorno a questi eventi, per cui noi puntiamo molto sul fare rete con altre realtà simili alla nostra”.

A vedere come Gustavo si è conquistato i nostri studenti ci viene da pensare che forse un clown a scuola ogni tanto dovrebbe metterci il naso. Un po’ come fa Patch Adams, l’ideatore della clownterapia, che organizza gruppi di volontari, travestiti da clown, con l’obiettivo di far riscoprire l’umorismo agli orfani e agli ammalati. Anche i nostri alunni, sempre più spesso seri e pensierosi, dovrebbero riscoprire la voglia di ridere, di divertirsi e di essere bambini

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