Fondato a Racalmuto nel 1980

“Entriamo quotidianamente nei sogni di chi vuole riprendere un cammino interrotto”

MT nelle scuole. Oggi il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti. Il Preside Santino Lo Presti: “Il CPIA è una struttura provinciale complessa e innovativa che mira al recupero del deficit di istruzione delle persone socialmente deboli”.

Santino Lo Presti, dirigente Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti

I CPIA  ( Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) vengono istituiti con il DPR 263/12 con cui lo Stato ha previsto di riorganizzare l’istruzione degli adulti, passando dall’EDA (Educazione degli adulti) all’IDA (Istruzione degli Adulti).

Può sembrare un fatto terminologico, ma non lo è, in quanto l’istruzione mira a rafforzare il concetto di sussidiarietà in quelle persone che hanno abbandonato lo studio in età adolescenziale e che oggi lo vogliono riprendere, coscienti che il sapere rende più liberi  e  pertanto meno dipendenti dagli altri.

Nel 2013 inizia un percorso di avvicinamento dei CTP (Centri Territoriali Permanenti) ai CPIA e nel 2014 nascono 35 CPIA sperimentali in Italia. In Sicilia nel 2015 ne nascono 10,  uno per provincia, ad eccezione di Palermo e di  Catania con due ciascuno e di uno interprovinciale a Caltanissetta e ad Enna. Al DPR 263/12 seguono le Linee Guida con D.I. del 15.03.2015. Inutile descrivere le difficoltà che sono state affrontate. Desidero solo evidenziare che avevano fatto i CPIA, ma non le scuole: mancavano le sedi, le aule, i banchi, i computer, le penne. Non c’era niente di niente e comunque i CPIA sono partiti.

I CPIA sono articolati in reti territoriali di servizio strutturate su tre livelli: Livello A  – Unità Amministrativa; Livello B  – Unità didattica; Livello C – Unità Formativa.

Livello A – Unità Amministrativa

Il CPIA è articolato, da un punto amministrativo, in una sede centrale e in punti di erogazione di primo livello, in cui si rilascia il diploma di licenza media ed è aperto a tutti gli adulti anche stranieri, e di percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana ( livello A2 del QCER) riservato ai minori stranieri che abbiano compiuto 16 anni.

Livello B – Unità Didattica

Il CPIA da un punto di vista organizzativo-didattico è “incardinato” nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dove vengono svolti i percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello (ex scuole serali superiori). Per approvare gli iscritti ai vari percorsi vi è un’ apposita commissione, presieduta dal Dirigente Scolastico del CPIA e composta dai docenti di tutte le scuole dove sono attivati i percorsi di secondo livello, che valuta ed attribuisce loro dei crediti riguardanti tutte le esperienze di vita dell’Adulto. Vengono valutati sia i crediti formali, sia informali che non formali. I crediti riconosciuti non possono superare il 50% del percorso.

Di tutto il percorso riguardante l’alunno si costruisce un libretto personale finalizzato alla stesura di un PFI (Patto Formativo Individuale) firmato dal consiglio di livello, dall’alunno e dal DS della scuola. Alla realizzazione del libretto è destinato il 10% dell’intero percorso Nel PFI sono descritti i tempi e le Unità di Apprendimento per realizzare il percorso di studi di ogni singolo alunno. Il 20% del percorso può essere, a richiesta dell’alunno, realizzato a distanza .

Livello C – Unità formativa

Il CPIA può ampliare l’offerta formativa, stipulando accordi con gli Enti locali e altri soggetti pubblici e privati. Il CPIA di Agrigento ha un protocollo con la Prefettura per far svolgere sessioni di educazione civica ed esami agli stranieri che intendono permanere nel nostro Paese con periodicità mensile.

Come si evince, tante sono le novità sperimentate nel percorso degli alunni adulti, man mano attuate nei corsi ordinamentali. Il CPIA è stato “luogo” di sperimentazione per tutto l’ordinamento scolastico.

Il CPIA di Agrigento ha otto sedi associate nella Provincia (Agrigento, Canicattì, Favara, Licata, Ribera, Sciacca, Siculiana e Cammarata), ognuna con codice meccanografico sia di alfabetizzazione (apprendimento della lingua italiana livello A2 per stranieri) che di Primo Livello (Diploma di scuola media Inferiore) e sei sedi periferiche (Santa Margherita Belice, Raffadali, Santa Elisabetta, Grotte, Naro, Aragona) con circa 1700 alunni di cui il 60% extracomunitari e il 40% italiani. Il CPIA è pure presente nelle due case circondariali di Agrigento e Sciacca con corsi di alfabetizzazione e di primo livello.

In ognuna delle sedi associate, ad eccezione di Ribera, vi sono docenti di alfabetizzazione e docenti di scuola media oltre ad un amministrativo e a due collaboratori scolastici.

I docenti sono consapevoli che il lavoro che ci aspetta ogni giorno è sì difficile, ma importante perché dobbiamo mettere in atto tutte le strategie possibili per inserirci nel sogno di tanti ragazzi che scappano dalla loro terra o nella speranza di vita di coloro che vogliono riprendere un cammino (disoccupati/carcerati) interrotto in età adolescenziale. Poiché queste persone portano con sé problematiche legate ad un contesto difficile, noi dobbiamo lavorare:

  • Con molta professionalità;
  • Con molta attenzione, senza mai sottovalutare la persona con cui interagiamo;
  • Con molta passione, perché a volte ti viene voglia di mollare tutto;
  • Con il cuore, perché, se non ci metti il cuore, questo lavoro non puoi farlo.

Al CPIA di Agrigento il turnover del personale è limitato al 2/3% e docenti giovani, neoassunti nel 2015, lavorano ancora con noi con grande entusiasmo.

Il CPIA è quindi una struttura provinciale complessa e innovativa, che svolge un ruolo didattico, ma anche sociale in quanto recupera il deficit di istruzione delle persone socialmente deboli.

 

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