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La tradizione di San Giuseppe a Contessa Entellina

Tra “artari” sontuosi, cantori, piatti tipici e processioni

Contessa Entellina, Artare San Giuseppe. Foto di Simona Colletti

Dal 18 al 20 marzo a Contessa Entellina i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, con l’allestimento dei tradizionali “artari” (altari). La Festa di San Giuseppe è una tradizione molto sentita a Contessa, e contribuisce molto alla promozione turistica del territorio.

Sabato 18 marzo, alle 17,30, la festa inizierà al Comune con la presentazione del nuovo portale KUNTISA, vetrina web e social del borgo attraverso le sue aziende, gli artigiani, i riti e i costumi. Interverranno il sindaco di Contessa Leonardo Spera, l’assessore al Turismo Carolina Lala e il presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Laura Anello. Alle 19.30 per le vie del borgo “Lu viaggiu dulurusu”, intonato dai cantori al seguito della banda musicale “G. Ferrara”. Scritto in siciliano dal monrealese Binidittu Annuleri, il canto ripercorre le nove tappe del viaggio di Maria e Giuseppe prima della nascita del Bambino Gesù.

Domenica, 19 marzo, a mezzogiorno Il Pranzo dei Santi, dopo la messa i Santi si recano nell’Artaru e, a porte chiuse, iniziano a mangiare serviti dal membro della famiglia che ha promesso l’artaru al Patriarca. Tradizione vuole che ogni Santo deve assaggiare tutto ciò che gli viene servito e deve mangiarlo con le mani. Quando i Santi hanno finito di mangiare escono dalla stanza dell’Artaru con i Cucciddati in testa. Alla fine del rito, distribuzione di pasta cu’ a muddica a tutti i presenti.

Lunedì sera, alle 19.30, la processione di san Giuseppe per le vie del paese.

E veniamo agli “Artari”. Quest’anno saranno tre quelli allestiti, colmi dei famosi pani tradizionali e dei “cucciddati“, e impreziositi da tessuti pregiati gelosamente custoditi da ogni famiglia e tramandati da madre in figlia.

 

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