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Felicia Bartolotta Impastato, una madre che decise di diventare voce del figlio

A Caltanissetta intitolata una scuola a questa importante figura, simbolo dell’antimafia e dell’impegno a tramandare alle nuove generazioni valori di lotta e di impegno civile. E’ la prima scuola in Italia che le viene intitolata.

Foto Salvo Ruvolo

L’associazione “Ondedonneinmovimento” di Caltanissetta, associata di Toponomastica femminile, ha raggiunto l’obiettivo di intitolare la Scuola dell’Infanzia del villaggio di Santa Barbara a Felicia Bartolotta Impastato, la coraggiosa madre dell’attivista Peppino Impastato, ucciso a Cinisi dalla mafia il 9 maggio del 1978.

E’ la prima scuola in Italia che viene intitolata a questa importante figura simbolo dell’antimafia e dell’impegno a tramandare alle nuove generazioni valori di lotta e di impegno civile.

Felicia, non si rinchiuse nel suo immenso dolore ma aprì la sua casa ed il suo cuore per raccontare a migliaia di studenti e studentesse la vita di suo figlio, le sue molteplici attività contro la mafia di Cinisi e contro l’omertà della maggior parte degli abitanti che non osavano denunciare per paura o per convenienza.

Una madre che decise di diventare voce del figlio e che gli rese giustizia processuale.

Gli alunni della scuola dell’Infanzia, in questa occasione, hanno aperto la manifestazione con una lettura “Da oggi la nostra scuola cambia nome”.

Foto Salvo Ruvolo

All’evento ha partecipato la scrittrice Mari Albanese e lo scrittore Angelo Sicilia autori del libro “Io Felicia. Conversazioni con la madre di Peppino Impastato” edito da Navarra. Un libro prezioso che riporta le conversazioni avute con Felicia quando era ancora in vita. Presente anche la nipote di Felicia, Luisa Impastato.

La dirigente scolastica Laura Zurli ha sottolineato come “La scuola è un presidio culturale che lancia un messaggio: qui si piantano le querce che rappresentano gli esempi e i modelli da dare ai bambini che sono pronti a comprendere e discernere il bene dal male”.

Foto Salvo Ruvolo

Sono inoltre intervenuti Salvo Ruvolo, dell’”Associazione Musica e Cultura”, Francesca Grasta del “Centro Studi Paolo e Rita Borsellino” di Palermo e nel pomeriggio l’assessora Marcella Natale.

Come ha dichiarato Ester Vitale, portavoce di Ondedonneinmovimento, “Questa intitolazione si inserisce in un contesto più ampio per ridare memoria e dignità storica alle donne. Tra le intitolazioni che siamo riuscite ad ottenere ricordiamo quella di Maria Giunetti ad un asilo nido ed una strada alla partigiana nissena Giuseppina Panzica. Il prossimo obiettivo è l’intitolazione di una scuola elementare a Rita Borsellino”.

Siamo sicure che la tenacia delle socie di Ondedonneinmovimento riuscirà nell’intento e a loro va un grande grazie per contribuire, nella loro città, a lasciare tracce indelebili del cammino di donne che meritano di restare nella Storia ed essere punti di riferimento e modelli per le future generazioni.

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