Fondato a Racalmuto nel 1980

Le nostre prime pagine raccontano/22

1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni

Nel 2006 tre numeri. Il primo ad aprile, con una prima pagina dedicata ai risultati delle Politiche a Racalmuto. “Tre vincitori per un solo voto” è il titolo dell’articolo firmato da Gaetano Savatteri: “Dalle urne del 9 e 10 aprile escono tre vincitori: il Centrosinistra, Forza Italia ed i Socialisti di Vincenzo Milioto”. A pagina 2 un articolo redazionale dedicato allo stanziamento di un milione di euro per il restauro della Chiesa Madre: “Matrice: nel 2007 il completamento dei lavori”. In terza pagina il ricordo di Emanuele Cavallaro, scomparso il 25 febbraio di quell’anno, scritto da Aldo Scimè: “L’allegra brigata”. Nel paginone interno una lunga intervista allo scrittore Vincenzo Consolo di Salvatore Picone: “Non ci sono più luoghi come la Noce”, il titolo. Nel sommario: “La Sicilia delle zolfare raccontata da Sciascia e l’Italia di oggi senza Pasolini. Anticipazioni sul suo prossimo libro dallo sfondo storico”. L’intervista è stata realizzata nel corso di una visita di Consolo a Racalmuto. Altri articoli sono di Lavinia Spalanca, Michele Terrana, Carmelo Marchese e Giuseppe Nalbone. Anche in questo numero la consueta rubrica “Album di paese” curata da Salvatore Restivo.

La prima pagina del numero di agosto, firmata dal direttore Egidio Terrana, è dedicata ai venticinque anni di vita del giornale. Viene riproposta una grafica di Andrea Carisi, pubblicata per la prima volta nel 1987 per i cinque anni di Malgrado tutto. Scrive Terrana nell’editoriale dal titolo: “Cinque per cinque. Un quarto di secolo nero su bianco“: “…il quarto di secolo trascorso non sempre è stato generoso e foriero di ottimismo. Non lo è stato soprattutto verso la nostra Sicilia condannata a combattere ancora contro i problemi di sempre: mafia, disoccupazione, servizi precari, infrastrutture inesistenti, degrado ambientale e l’elenco potrebbe ancora continuare… Racalmuto questo travaglio lo ha vissuto e lo vive ancora, diventando una sorta di metafora di un malessere comune”. In terza pagina un racconto di Leonardo Sciascia, “Il lascito”, pubblicato per la prima volta il 18 ottobre 1964 su “La Fiera letteraria”. A pagina 4, viene proposta ai lettori la presentazione del catalogo “Iavaivoi” di Franco Carlisi, scritta da Gaetano Savatteri. A pagina 5 “Il tesoro del tenore Puma” di Salvatore Picone. Un’intera pagina dedicata alla generosa donazione di abiti di scena al teatro Regina Margherita da parte del tenore racalmutese Salvatore Puma. Una collezione preziosa esposta al teatro, il cui allestimento è stato curato da Giusi Mulè. Per la rubrica “Ritratti”, ancora un articolo di Giuseppe Nalbone dedicato al racalmutese Luigi Scimè, “Il partigiano che liberò Mondovì”. Altri articoli sono di Calogero Buscarino, Giuseppa Cernigliano, Don Alfonso Puma e Giovanni Mannino.

L’ultimo numero del 2006 è chiuso in tipografia il 18 ottobre. In prima pagina Salvatore Picone racconta lo scioglimento del consiglio comunale di Racalmuto e l’insediamento del commissario Salvatore Di Franco, che assume i poteri dei venti consiglieri. Il consiglio è stato sciolto per non aver approvato il bilancio. Titolo: “Tutti a casa. Sciolto il consiglio comunale di Racalmuto”. Nella consueta Terza pagina ancora un racconto di Leonardo Sciascia, “La laurea”, pubblicato sul Corriere della sera il 13 giugno 1970. A pagina 4, il naturalista Giovanni Salvo scrive di “Quelle fontane abbandonate”: “I pozzi dei privati hanno distrutto e cancellato dal territorio tante sorgenti. Ecco le contrade dove sorgevano i monumenti dell’acqua”. Altri articoli sono di Giuseppe Salerno (“Il radiologo delle opere d’arte”), Carmelo Marchese (“Sulfurea, la moda a Comitini”), Michelangelo Petruzzella (“Ritratti: Don Pietro Signorino”), Rosario Martorelli (“Quando il pittore Agrò dipingeva sui muri”).

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