Letture. “
Dalle parti di Leonardo Sciascia. I luoghi, le parole, la memoria”, Zolfo editore
“Quando un popolo, un paese, una collettività, grande o piccola che sia non perde la memoria, vuol dire che non è disposta nemmeno a perdere la libertà”, Così disse Leonardo Sciascia nel maggio dell’81 in occasione della mostra fotografica “Racalmuto ieri ed oggi”.
E di queste parole Salvatore Picone e Gigi Restivo hanno fatto principio fondamentale, per le attività del loro paese, per l’appunto Racalmuto, e soprattutto per il loro libro “Dalle parti di Leonardo Sciascia. I luoghi, le parole, la memoria”, Zolfo editore, prefazione di Gaetano Savatteri
La memoria dunque. La memoria che rende liberi, che dà giustizia ad un autore che ha sempre saputo in tutta la sua vita cristallizzare e analizzare con lucidissime parole fatti, vicende e persone che hanno caratterizzato la storia nazionale e locale, storia spesso l’una specchio dell’altra, o almeno mezzo di comprensione.
Un libro quello di Picone e Restivo che segue gli itinerari di vita dell’autore de Il giorno della civetta, ma questo libro è qualcosa in più, non semplice testo biografico, la cura del dettaglio è talmente osservata che si possono conoscere inaspettati particolari: che sigarette fumava lo scrittore, quanti scalini separavano i piani di casa, quali erano i suoi piatti preferiti. Non è nemmeno un’antologia, è qualcosa in più, perché contestualizza, colloca nella visione dello scrittore certe affermazioni, e non toglie il piacere di leggere o rileggere brani di Sciascia; e non è nemmeno una semplice guida ai luoghi di vita di Sciascia è qualcosa in più, è un ripercorrere “le parti” che hanno sempre avuto o che hanno acquisito, grazie allo scrittore, nobiltà letteraria.
Dalle parti di Leonardo Sciascia è anche uno scorrere del tempo, dentro il quale si può sbirciare, e incontrare o conoscere persone note e meno note, personaggi letterari, e perfino persone divenute personaggi. Un libro quello di Picone e Restivo con cui tutti quelli che vorranno scrivere di Sciascia devono fare i conti, una preziosa appendice alle opere del maestro, utilissimo e devozionale volume che fa capire meglio chi era quel lungimirante scrittore venuto da quel macro-microcosmo chiamato Regalpetra.
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