La vista degli occhi lo ha abbandonato. Ma non la luce del cuore che gli ha squarciato il buio della paura. Così un bel giorno, Giovanni si è lanciato a inseguire il suo sogno: fare il libraio. E non un libraio qualsiasi. Ma un libraio nomade, in roulotte, per raggiungere in ogni luogo, anche il più sperduto e abbandonato, bambini e ragazzi speciali, con disabilità, con problemi alla vista come lui o con altre patologie legate alla lettura e all’apprendimento come la dislessia o la difficoltà di concentrazione.
“Mi ero stancato a stare in libreria. Volevo un approccio nuovo, da nomade, per avvicinarmi ai bambini e farne piccoli e appassionati lettori”.
A Palermo, cogliendo un’occasione, ha comprato una roulotte. L’ha trasformata in libreria ambulante e, prima di mettersi in cammino, ha richiesto tutte le autorizzazioni possibili. Dentro la roulotte ha posizionato scaffali, tavolinetti e panche con centinaia di volumi studiati per facilitare la lettura a chi ha difficoltà con la pagina scritta: con font (caratteri), carta e inchiostri particolari, simboli, colori, immagini…
“Sono dodici le case editrici specializzate che mi seguono”.
Ha attrezzato la roulotte pure di un impianto che produce energia solare per rendere la libreria autonoma.
Incontro Giovanni per caso, a Noto, durante un giro turistico. Mi accorgo della roulotte appena arrivo nella capitale del barocco patrimonio dell’Umanità, sedendomi a riposare le stanchezze del viaggio in macchina sui gradini del teatro comunale “Tina Di Lorenzo”. La roulotte è davanti a me, in mezzo alla piazza XVI Maggio, lungo il Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla Fontana d’Ercole e dal monumento in onore della poetessa Mariannina Coffa.
Vedo la roulotte bianca mentre scatto una foto alla chiesa San Domenico che mi sta davanti. La roulotte mi oscura parte del monumento. Penso: ma questi turisti non avevano altro posto dove posteggiare? Poi mi avvicino e noto che non è una roulotte qualsiasi e di turistico non ha proprio niente.
La porta è aperta, così come tutte le finestre con tendine a riparare il patrimonio interno da un sole che picchia oltre i 40 gradi. Giovanni è seduto in un angolo, all’ombra, a prendere un po’ di freschetto, in attesa. Ha un libro in mano che gli copre il volto. Quando mi sente salire l’unico gradino d’accesso, si alza e mi viene incontro. Mi saluta e mi dà il benvenuto. Ci presentiamo e ci sveliamo, interessandoci l’uno dell’altro.
In effetti, non si capisce. Giovanni si muove dentro e fuori la sua libreria in maniera disinvolta, con i suoi occhialini che gli danno un’aria colta e allo stesso tempo simpatica. Sistema pure dei tavoli fuori, senza l’aiuto di nessuno, riempiendoli di libri quando la temperatura lo consente e cominciano a venire i primi clienti. Nel suo mondo è padrone.
È la seconda volta che fa tappa a Noto nel giro di poco tempo. La prima è stata a luglio. Si è trovato così bene che è ritornato grazie all’assessorato alla Cultura. Giovanni si muove con la sua libreria itinerante in modo autonomo e raccogliendo inviti da parte di Istituzioni, parrocchie e privati. Raggiunge le fiere, i mercatini, i festival della letteratura, le scuole, organizzando anche eventi attorno a “Libertina”, coinvolgendo amici artisti che danno vita a laboratori o trasformandosi lui stesso in lettore, in cantastorie, animando con letture a viva voce i libri che propone. Promuove anche progetti per le scuole, collabora con parrocchie e presenta autori. Insomma, promozione della cultura a 360 gradi, con una straordinaria funzione sociale. Raggiunge anche luoghi sperduti, quartieri difficili, periferie del mondo dove, mi dice, un libro non esiste.
“Il mio obiettivo è raggiungere i bambini, ovunque, affascinarli alla bellezza della lettura, far scoprire loro che esistono libri per tutti, libri che cercano di rimuovere qualsiasi ostacolo”.
Ci salutiamo scambiandoci gli indirizzi e dei regali al volo: dei libri. Io esco l’ultima mia creatura in siciliano Chi nicchi e nacchi. Giovanni mi omaggia del libro illustrato Un futuro per i fiori di Florence Faval invogliandomi alla lettura. Il volume comincia: “Come una barca sulle onde altre viaggio sulle curve dei miei sogni”
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