Nuccia, Nicoletta, Silvana e Roberto. Una esperienza di insegnamento che merita di essere raccontata e condivisa

Alla scuola Guglielmo Marconi di Palermo, diretta da Rosalba Floria, quest’anno andranno in pensione quattro fuoriclasse. Gli insegnanti Nuccia Adornetto, Nicoletta Ciolino, Silvana Fanduzza e Roberto Vitale.
Ci sono persone che nella vita svolgono nobili professioni, che rimangono per sempre nell’ anima dei ragazzi, delle famiglie, dei colleghi e dei dirigenti.
Una esperienza che merita di essere raccontata e condivisa e i nostri quattro insegnanti hanno con piacere accolto il mio invito.
Ho voluto porre due domande ad ognuno di loro: Cosa cambierà nella tua vita dopo il 27 giugno? Qual è il ricordo più bello di questi anni, cosa ti mancherà? Ecco le loro risposte
Nuccia Adornetto

A dire il vero, al momento sto vivendo un periodo in cui mi sento molto frastornata, da un lato vorrei fermare il tempo per non affrontare il “dopo”, dall’altro vorrei già proiettarmi “oltre”. La verità è che dopo il 27 giugno credo che la mia vita cambierà radicalmente; ho sempre pensato che, con la pensione, si abbia la possibilità di vivere una vita “a dimensione umana” ed è quello che cercherò di fare. Ho tanti, forse troppi, progetti per il futuro; non so quali e quanti riuscirò o vorrò realizzare ma… come diceva Rossella O’Hara… domani è un altro giorno! Se vado indietro nel tempo e scandaglio fra i miei ricordi, credo che non ci sia un ricordo più bello di altri. Quando si fa una lunga carriera, risulta difficile concentrarsi su un solo momento perchè i ricordi si accavallano. Posso, però, dire senza esitazioni cosa mi mancherà… mi mancheranno i rapporti interpersonali con gli alunni, con i colleghi, con i collaboratori scolastici, con il personale di segreteria, con la Dirigente, perché la scuola si basa sulle relazioni fra tutti i soggetti che operano, a tutti i livelli, nelle istituzioni scolastiche.
Nicoletta Ciolino

Nella mia vita il cambiamento sarà contrassegnato dalla LIBERTA’, tutto più rallentato e goduto intensamente. Il ricordo più bello è L’AMORE che ho ricevuto dai ragazzi, incondizionato e sincero, sono stati capaci di toccare le mie corde più profonde, e poi i momenti di condivisione con colleghi di alto spessore umano e professionale, da cui ho imparato tanto, con il privilegio di lavorare al loro fianco. Con la buonuscita vorrei fare un viaggio che mi porti tanta energia che possa nutrire l’anima, e che metaforicamente sia un intenso viaggio Interiore.
Silvana Fanduzza

E’ un’esperienza molto intensa, con un mix di emozioni contrastanti. Da un lato la gioia per aver raggiunto un traguardo importante e l’opportunità di iniziare un nuovo capitolo, dall’altro la tristezza di salutare un luogo – la scuola Marconi – che dopo 28 anni ormai sento come una seconda casa. Dopo anni scanditi da orari e impegni, potrò finalmente dedicare più tempo a ciò che amo di più: la mia famiglia. Trascorrere del tempo con i miei nipoti, la gioia di vederli crescere è un’esperienza unica.
Roberto Vitale
