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Tutti insieme per la Pace

“I Bambini del Mondo”. Nella chiesa della Madonna della Provvidenza la  “Preghiera interreligiosa” di tutti i gruppi che hanno partecipato al festival

Un momento della “Preghiera interreligiosa – I Popoli per la Pace”

I componenti dei gruppi folkloristici partecipanti al 22° Festival del folklore “I Bambini del Mondo”, hanno dato vita sabato pomeriggio ad uno dei momenti più profondi e suggestivi dell’intero festival, la  “Preghiera interreligiosa – I Popoli per la Pace”.

Nella chiesa della Madonna della Divina Provvidenza di Agrigento si sono ritrovati insieme bambini e ragazzi dei gruppi di Albania, Honduras, Kirghizistan, Macedonia, Panama, Slovacchia, Taiwan, Turchia, e con loro diversi ragazzi e ragazze dei gruppi agrigentini, tutti insieme per pregare, ognuno con la propria lingua e con la propria fede religiosa, affinché i grandi della Terra pongano fine a tutte le guerre per avere la Pace nel Mondo.

Tutti i gruppi sono stati accolti in chiesa da Don Calogero Proietto. “La pace non è solo assenza di guerra, ma è costruzione di ponti, incontro di persone, rispetto reciproco – ha detto Don Calogero – E la pace non può esistere se non impariamo ad accogliere e  convivere con chi è diverso da noi, con chi prega in un altro modo, parla un’altra lingua, proviene da un’altra terra. L’invito è quello di pregare non solo per noi stessi, ma per tutti i popoli della terra, per coloro che soffrono a causa della guerra, per invocare la pace e costruire un mondo più giusto e di pace”.

Luca Criscenzo, presidente di AIFA, l’Associazione che organizza il Festival, ha ringraziato tutti i gruppi partecipanti ed ha tracciato un breve resoconto finale: “Chiudiamo questa straordinaria edizione del nostro Festival Internazionale I Bambini del mondo con uno dei momenti più significativi ed intensi, con tutti i bambini che hanno gridato una sola parola PACE. Un pensiero speciale è rivolto ai bambini, simbolo del nostro futuro, ai cui diritti abbiamo voluto dare voce e visibilità. È stata un’esperienza unica, che ha saputo coniugare il fascino del folklore con la bellezza dell’incontro tra culture, favorendo il dialogo e lo scambio tra popoli. Il successo di questa manifestazione è testimoniato dall’entusiasmo di tutti i partecipanti e dell’apprezzamento  del pubblico, che hanno reso ogni momento indimenticabile. Grazie – ha concluso Criscenzo a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: artisti, volontari, organizzatori e spettatori. Con il cuore colmo di emozione, diamo appuntamento alla prossima edizione”.

A chiudere l’incontro un momento conviviale nello spiazzale dell’Oratorio Don Guanella, al quale hanno partecipato anche diversi parrocchiani ed abitanti del quartiere, tutti insieme a dimostrare che siamo un unico popolo.

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