Fondato a Racalmuto nel 1980

Farm Cultural Park per Agrigento Capitale della Cultura 2025

Un mese di dicembre ricco di iniziative artistiche, culturali ed educative, con tantissimi artisti, architetti, creativi e collettivi coinvolti

Favara Farm Cultural Park

“Negli ultimi 15 giorni, grazie alle attività educative di FARM per Agrigento Capitale della Cultura, abbiamo avuto l’immenso privilegio di frequentare Villa Genuardi e il suo straordinario Giardino, un angolo di paradiso che ci ha rapito il cuore.


Gli studenti del Workshop MAUA Museo Arte Urbana Aumentata accolti da Andrea Bartoli a Villa Genuardi

Questo luogo incantevole, con un paesaggio irripetibile e piante secolari, si estende su sei ettari di bellezza che dovrebbero essere vissuti quotidianamente dai bambini e dalle famiglie di Agrigento e della provincia. Ogni angolo di questo giardino racconta una storia, un’opportunità di connessione con la natura e con il nostro patrimonio. È un posto che merita di essere abitato, esplorato, amato.

Per questa ragione sabato 14 e domenica 15 dicembre ospiteremo due prestigiosi paesaggisti, Benedetta Forni e Antonio Perazzi, impegnati in progetti straordinari in tutto il mondo, che con la loro esperienza e competenza ci guideranno in un laboratorio unico. Insieme, immagineremo un Rinascimento per il Giardino di Villa Genuardi, un progetto che sogniamo possa dare nuova vita a questo luogo meraviglioso, rendendolo ancora più accessibile e vitale per la comunità”.

Andrea e Viola Bartoli, direttrice della Scuola di Architettura per Bambini di Farm

Così il notaio Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park insieme alla moglie Florinda Saieva, sulla partecipazione di Farm ad Agrigento Capitale della Cultura 2025, con un primo progetto culturale e di valorizzazione che “opera in parallelo su due siti: il Giardino di Villa Genuardi di Agrigento e l’Auditorium Incompiuto di Aragona, un progetto corale di Farm, Alterazioni Video, Analogique e Fosbury Architecture. Entrambe le attività sono finanziate dalla Regione Siciliana e realizzate in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Parco della Valle dei Templi, la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento e il Comune di Aragona”.

Il progetto e le iniziative in programma il 14 e 15 dicembre

“Il progetto – spiega Farm – mette insieme tre dimensioni: cultura, paesaggio e comunità. Esibizioni e installazioni, performance live, workshop e laboratori di cittadinanza, progetti educativi per bambini, musica e il mercato di The Second Life, sono alcune delle attività che  prepareranno ad accogliere il 2025 con Agrigento Capitale della Cultura. Tanti i nomi di artisti, architetti, creativi e collettivi coinvolti già confermati: PUSH, MAUA (Museo a cielo aperto in Realtà Aumentata), SOU la Scuola di Architettura per Bambini, The Second Life Team, Benedetta Forni e Antonio Perazzi, Claire Fontaine, Andrea Marcheggiani, Salvatore Izzo, Maurizio Oddo, Fosco Dino, Bianca Mume e Olmo Leo Perazzi, Agnese Piscopo, Orazio Tringali e Diego Pascal Panarello, Emily Lipoma”.

I bambini di SOU, la Scuola di Architettura per bambini di Farm a Villa Genuardi durante la lezione del Prof. Maurizio Oddo

Nelle giornate del 14 e 15 dicembre ad Agrigento e Aragona sarà presente anche
Alessandro Sala, fotografo del collettivo Cesura, che documenterà con un progetto
fotografico istantaneo l’energia innescata dalla moltitudine di azioni che prenderanno
forma, coinvolgendo luoghi e persone.

Due le mostre principali che anticipano i primi due Padiglioni di Countless Cities 2025, la Biennale delle Città del Mondo, giunta alla sua quarta edizione: “Varanasi: A Journey into the Infinite” che verrà inaugurata ad Agrigento a Villa Genuardi, il 14 dicembre alle 19, e “New Cities: Built from Scratch”, che verrà inaugurata ad Aragona all’ Auditorium Incompiuto il 15 dicembre alle 12.

Padiglione Varnasi durante lezione SOU, la Scuola di Architettura per bambini di Farm

Curata da Farm Cultural Park, con un reportage fotografico di Andrea Marcheggiani. Varanasi, conosciuta anche come Benares, è un centro di spiritualità e cultura unico, in cui il sacro e la preghiera scandiscono i momenti più importati della giornata e della vita di tutti i fedeli. I visitatori saranno accompagnati in un’esperienza immersiva che svela la città nei suoi contrasti: dai vivaci vicoli, ai templi, ai ghat che costeggiano il Gange, fino alle cerimonie sacre e alle cremazioni quotidiane. La mostra invita a riflettere sull’essenza di una città che, come suggerisce il titolo, sembra sfuggire al tempo e ai limiti del finito”.

 

 

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