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“Tararà”, adattamento teatrale in lingua siciliana di alcune novelle pirandelliane

Lo spettacolo è in programma Il 28 giugno, alle 18, al Circolo Empedocleo. Il progetto, portato avanti dalla professoressa Enza De Francisci,  dell’Università di Glasgow, in collaborazione con il Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano, è sostenuto dal Distretto Turistico Valle dei Templi, presieduto dal sindaco di Agrigento Francesco Miccichè   

Mario Gaziano, direttorre Pirandello Stable Festival;  Enza De Francisci, Università di Glasgow; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento e presidente Distretto Turistico Valle dei Templi

“Tararà” è lo spettacolo, in programma il 28 giugno, alle 18, ad Agrigento, al Circolo Empedocleo, che renderà più accessibile al pubblico internazionale l’adattamento teatrale di alcune novelle di Luigi Pirandello. Realizzato per i 157 anni dalla nascita del grande drammaturgo, (28 giugno 1867) e in vista di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, lo spettacolo rientra nel progetto denominato “Pirandello ad Agrigento”, portato avanti dalla professoressa Enza De Francisci dell’Università di Glasgow in collaborazione con la compagnia teatrale Pirandello Stable Festival, diretta da Mario Gaziano.

“L’innovazione consiste – spiegano i promotori del progetto – nella necessità di rendere più accessibili a un pubblico anglofono, ancor prima delle celebrazioni del 2025, le opere di Luigi Pirandello in lingua siciliana. Il progetto, sostenuto dall’Arts and Humanities Research Council con l’Università di Glasgow e The Society for Italian Studies, si concentra in particolare sulla produzione di soprattitoli in inglese per il monologo Tararà, con passi adattati da “La verità”, “A birritta cu’ i ciancianeddi (Il berretto a sonagli)”, e “Il giuoco delle parti”. Gli strumenti messi a disposizione per lo spettacolo tramite un link  rappresentano un modello comunicativo replicabile in futuro e rivolto alla salvaguardia di lingue a rischio di estinzione”.

“Le lingue minoritarie – si legge nella presentazione – tendono ad essere sostituite, in traduzione, dalle lingue dominanti. La presenza di soprattitoli permette invece ad un pubblico più ampio di assistere a uno spettacolo nella sua lingua originale, in questo caso la lingua siciliana, classificata dall’UNESCO come “in pericolo”.

Lo spettacolo è a ingresso libero. La regia è di Mario Gaziano; protagonista è Giuseppe Gramaglia con la partecipazione di Maria Grazia Castellana e del trio folk Riccardo Cacicia.

I soprattitoli sono realizzati a cura della professoressa Enza De Francisci e del ricercatore Ruggero Bianchin. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Distretto Turistico Valle dei Templi.

Enza De Francisci, di origini agrigentine, è docente in Traslation Studies nel Regno Unito, dirige un Master all’Università di Nankai in Cina, ed è stata consulente linguistica per la produzione teatrale di “Liolà” al National Theatre di Londra.

“Come DMO Distretto Turistico Valle dei Templi – dichiara l’amministratore, Fabrizio La Gaipa – abbiamo apprezzato la portata innovativa del progetto e abbiamo deciso di sostenerlo assieme al sindaco e presidente del Distretto, Francesco Miccichè: lo stesso metodo, se applicato agli spettacoli teatrali che si succederanno nel 2025, potrà far apprezzare ancora di più l’attualità e la grandezza dell’opera del noto drammaturgo agrigentino al pubblico, che accorrerà numeroso da ogni parte del mondo. Le sfumature della lingua di Girgenti potranno essere colte da tutti”.

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