L’arciprete di Racalmuto Don Carmelo La Magra rivolge un augurio alla comunità: “La pace parte dal nostro piccolo, dalle nostre relazioni, dalle famiglie. Se ciascuno fa la sua parte allora sarà veramente un buon anno”
In questo tempo di Natale, con un anno che si chiude e uno che comincia, sento il desiderio di rivolgere un augurio a tutta la Comunità Racalmutese e ai concittadini sparsi per il mondo.
Nella Notte Santa abbiamo intonato il canto angelico pace in terra agli uomini che Dio ama e di pace il nostro tempo ha veramente bisogno.
Mentre guardiamo alla situazione internazionale in cui le guerre stroncano la vita dei piccoli e distruggono ogni cosa, non possiamo scordarci che la pace parte dal nostro piccolo, dalle nostre relazioni, dalle famiglie e dalla nostra comunità ecclesiale e civile.
Per vivere veramente in pace dobbiamo esserne operatori. Non ci può essere pace finché tutti non facciamo la nostra parte.
Non ci può essere vera pace finché ci sono membri della comunità che vivono al di sotto delle dignità umana; non ci può essere pace finché, invece del bene comune, si cerca il proprio interesse; non ci può essere pace finché non diamo attenzione ai più piccoli e ai più fragili; non ci può essere pace se i nostri ragazzi sono esposti a pericoli che ne compromettono il futuro; non ci può essere pace finché ciascuno non si sente parte responsabile di tutta la comunità, ecclesiale e civile, e dell’intera famiglia umana.
Proprio per questo sento di ringraziare quanti tra di noi sono veri operatori di pace spendendosi per il bene di tutti nel servizio alla comunità civile ed ecclesiale; ringrazio quanto costruiscono la pace vera dedicandosi alla formazione e all’educazione dei ragazzi e dei giovani o si spendono nel servizio della carità.
Se ciascuno fa la sua parte allora sarà veramente un buon anno e ci sarà veramente pace per tutti.
