Ovvero la vendetta di Giancarlo Macaluso costretto dal direttore a scrivere questo articolo la notte di San Silvestro, quando tutti i giornalisti, per contratto, dovrebbero riposare
Nella foto che vedete sono raffigurati attempati signori che un tempo furono ragazzi. I ragazzi di Malgrado tutto, li chiamarono. Nulla di particolare avevano, sia chiaro. Ma per vivere in un paese come Racalmuto degli anni Ottanta ti dovevi adeguare. Loro si adeguarono stampando un giornale. Cercarono un direttore straniero, ché in paese non c’era chi ne avesse titolo. Andarono nell’esotica Grotte e trovarono un giovanotto senza capelli. Anche oggi non ne ha. Né abbiamo mai messo insieme i soldi per regalargli un trapianto.
Si chiama Egidio Terrana ed è ancora saldamente seduto sulla poltrona di direttore e tiranneggia i suoi redattori anche nel giorno di Capodanno quando, per contratto di lavoro, i giornalisti di carta stampata non lavorano. E con questa mossa si è aggiudicato un altro anno alla guida del giornale. Longevo come lui solo Eugenio Scalfari.
Si individua anche uno svettante albero con un cespuglio in testa. Quello è chiamato Gaetano Savatteri. Col tempo si è annoiato a scrivere solo brevi articoli di giornale. E ha provato con cose un po’ più lunghe, come lui. Sono usciti fuori splendidi romanzi. Per il 2014 gli auguriamo di darsi una smossa e pubblicare il prossimo.
C’è anche un occhialuto signore che un tempo era biondiccio. Mite e risoluto. Fu la vittima predestinata: il tipografo “costretto” dagli eventi a stampare un giornale vedendo di rado il becco di un quattrino. E’ un gran signore, si chiama Lillo Vitello. Molti dei destini che quel giornale ha creato senza di lui avrebbero preso altre vie. A ciascun adolescente auguriamo, per il 2014, di incontrare un fratello maggiore e un amico come lui.
Della compagnia schierata c’è una pancia di troppo. E’ quella di un ragazzone che quando era ragazzino non ne aveva. E’ stato anche sindaco di Racalmuto, Gigi Restivo. Ha molti difetti, come tutte le persone intelligenti. Ora è tornato a fare l’avvocato e, tanto per saperlo, non perde mai una causa. E non ne perderà nemmeno nel 2014.
Lo smilzo in schiera si chiama Salvatore Picone. E’ la nuova leva. Anche lui ragazzo che ha dato linfa e futuro al giornale. Attento anche tu, da ragazzo a uomo maturo è il tempo di un sospiro. Per cui ti auguriamo ancora un anno da ragazzo.
E poi ci sono io, Giancarlo Macaluso, costretto a scrivere queste poche righe sotto l’effetto del vino e nella notte di San Silvestro che mi almeno il privilegio di fare a tutti la ramanzina, sfotterli, saltare me stesso e andare avanti.
Questo – si capisce – è un po’ uno scherzo un po’ un affettuoso augurio per tutti coloro che a vario titolo girano attorno a questo giornale. Ma è anche una promessa: per quanto ci è possibile noi non molliamo. E tenteremo ancora, in modo imperfetto e per ciò incompleto, di raccontare questo paese.
Giancarlo Macaluso