“Esclusi dal Decreto Ristori Bis i negozi di calzature”. E’ quanto scrive in una nota il presidente di Confcommercio della provincia di Agrigento, Alfonso Valenza, che commenta: “Vogliamo pensare che questa sia una dimenticanza e la nostra Federazione si stia attivando per farlo rientrare tra i beneficiari”.
Crediamo inoltre – aggiunge Valenza- che il sistema dei Codici Ateco generi solo confusione, perché è esclusivo e non inclusivo, visto che va a penalizzare molte categorie. Pare assurdo infatti che in zone rosse negozi che vendono calzature non riceveranno aiuti dal Governo e quelli che vendono abbigliamento invece si. Inoltre come sottolineato anche dal presidente nazionale di Federmoda, Renato Borghi, va tenuto conto che il nostro comparto vive di stagionalità e sta perdendo tutte le vendite dell’autunno/inverno in un momento fondamentale che è il più importante dell’anno. Servono ristori congrui e a geometrie variabili anche nelle aree arancioni e gialle, altrimenti non ci sarà più un futuro per queste attività che presidiano le nostre strade, vie e piazze”.
Da parte mia – conclude il presidente di Confcommercio della provincia di Agrigento — ho iniziato un giro dei colleghi, per manifestare la mia vicinanza ma anche per sollecitarli a fare squadra, insieme dobbiamo far valere le nostre ragioni perchè sono certo che solo con un pizzico di ottimismo e con uno spirito collaborativo possiamo venire fuori da questa situazione”.
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