Luigi Falletti
Ormai sembra palese, lapalissiano, la campagna elettorale per l’elezione del prossimo sindaco di Racalmuto è iniziata… Arrivano tutti a dare i loro illuminati consigli su quello che dovrebbe fare o meno il sindaco e la giunta, si parla di rilancio di punti di forza, di possibilità, di capacità. Tutti, come ovvio, a sottolineare quale grande potenzialità abbia la nostra città per risorgere dalle proprie ceneri e macerie per ripartire. Bello, bellissimo, fantastico direi, ma nessuno parla di cosa c’è e da che cosa si parte in realtà. Chi vive la quotidianità diRacalmuto sa che per le prossime elezioni alcune cose non cambieranno rispetto alle ultime tornate elettorali e che queste, se non avviene un REALE CAMBIO DI COSCIENZA, determineranno nuovamente l’aspetto dell’amministrazione comunale.Vado ad elencarle brevemente se mi è consentito:
A tutto questo dobbiamo aggiungere, secondo un recente articolo pubblicato pochi giorni fa, l’inefficienza di taluni uffici comunali che di fatto costituisce un ostacolo alla normale vita amministrativa.
Questo il quadro complessivo della situazione, e questo signori miei e quello che c’è.. quello da cui partire… Perché dovesse anche venire il migliore e illuminato uomo di cultura (ci sarebbe poi da chiedersi portato da chi) con queste figure dovrà confrontarsi, con questi rappresentanti di logiche minuscole incontrarsi per muovere le sfere amministrative.
Tutti, dunque, sembrano mancare dell’unica cosa di cui necessiterebbero i buoni amministratori, l’incapacità di perseguire un obiettivo che non siano gli interessi del proprio gruppo di rappresentanza. Corrono verso le prossime amministrative convinti di poter continuare a fare i loro interessi. Ma quanti di loro sanno che le leggi sono cambiate, quanti sono consapevoli del fatto che se si esce nuovamente dal seminato, se si elude nuovamente quanto stabilito da un bilancio controllato per i prossimi tre anni, si viene nuovamente sciolti con i risultati in termini di tassazione che tutti conosciamo, quanti sono davvero disposti a perseguire l’unico obiettivo che è portare il nostro paese a livelli di civiltà europea,verso aree di sviluppo sano in piena legalità e trasparenza. Quanti di questi supposti giovani sono in grado di comprendere le dinamiche prossime di sviluppo e impegnarsi per il loro raggiungimento, quanto saremo in grado di “ragionare”sul voto prima di affidare il proprio consenso a zii, cugini, nipoti, fratelli dell’amico, a cuor leggero, quanto sapremo allontanarci nostro indolente e assurdo modo di vivere la politica. Quanti con un rigurgito di coscienza (sic)torneranno a votare?
Troppe le domande, tante le certezze… buona campagna elettorale a tutti.
Luigi Falletti
(novembre 2013)
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